Intervista all’allevatore Vito Laera
La ricchezza del nostro territorio è legata al valore di aziende a conduzione familiare in cui gli insegnamenti dei genitori trovano terreno fertile nella passione dei figli che portano avanti gli allevamenti e l’attenzione nel lavoro quotidiano.
Tra le realtà da cui ci riforniamo e che crede nei valori di eccellenza e selezione de Lo Sfizietto c’è l’azienda agricola “Scoziudd” di Vito Laera, figlio di Francesco Laera. Come tanti luoghi dell’agro nocese, i nomi delle masserie rappresentano anche un importante valore storico e identificativo.
Vito ha ereditato la gestione della masseria da suo padre Francesco e mette quotidianamente in pratica gli insegnamenti ricevuti. A “Scoziudd” si allevano cavalli e puledri, animali che richiedono una particolare attenzione e cura.
COSA SIGNIFICA ALLEVARE CAVALLI E QUALI TIPOLOGIE DI PULEDRI ALLEVATE?
Ho ereditato questa azienda da mio padre e allevo cavalli di razza TPR (Tiro pesante rapido). E’ un impegno che svolgiamo con grande dedizione e serietà per mantenere in piedi il valore della parte genetica che appartiene a un libro genealogico riconosciuto dal centro TPR di Verona. L’impegno della nostra azienda è premiato da una costante attenzione che riceviamo da appassionati di puledri. Qualche tempo fa abbiamo avuto il piacere di ospitare un gruppo di visitatori nell’ambito di una giornata informativa sulle metodologie di allevamento e di riproduzione.
QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA CAVALLI MURGESI E TPR?
Per un discorso di quantità di massa più vendibile, il TPR ha una resa maggiore rispetto al murgese. Quest’ultimo ha un carattere un po’ più brillante rispetto al TPR che invece, grazie alla sua docilità, si presta maggiormente al contatto con i bambini.
L’AZIENDA “SCOZIUDD” E’ META DELLA GIORNATA IN CAMPAGNA. COSA PENSI DI QUESTA INIZIATIVA DE LO SFIZIETTO?
E’ bello essere parte di questa importante idea di valorizzazione del territorio promossa da Matteo già da qualche anno. Siamo felici di aprire le porte della nostra azienda agricola, mettere a contatto i puledri con i visitatori, spiegare cosa significa condurre con qualità un allevamento simile, valorizzare il lavoro di noi allevatori che crediamo ogni giorno delle potenzialità di questa nostra terra.